Nel 2012 ricevemmo una curiosa richiesta da parte di una simpatica pittrice, che ci proponeva una collaborazione a distanza, avendo lei ricevuto l’incarico da suoi clienti per decorare una parete di casa loro con una “meridiana”, ma non sapendo come disegnarla, affinché oltre che decorativa fosse davvero funzionante. In pratica noi avremmo preparato il progetto e le avremmo mandato i disegni esecutivi, che lei avrebbe realizzato in pittura. Accettata la proposta, le chiedemmo qualche informazione in più e le demmo qualche istruzione su come preparare il lavoro.

Da parte nostra, nel metterci al lavoro sul calcolo e sul progetto dell’opera, dovemmo solo attenerci ad un paio di indicazioni che giungevano direttamente dai committenti: a parte le misure (obbligate dallo spazio a disposizione), lo stile e le funzioni sarebbero dovuti essere quelli di un orologio d’esempio di cui ci avevano mandato la foto, un orologo italico, con meridiana e linee stagionali. Chiesto alla pittrice se i committenti fossero davvero consapevoli della natura e del funzionamento di un orologio italico (temendo che avessero in mente più l’aspetto decorativo che quello funzionale, e che magari si aspettassero un orologio francese ma con solo lo stile di quello della foto, per poi rimanerne delusi), e ricevutane conferma, calcolammo e progettammo lo strumento e ne mandammo il bozzetto alla pittrice.

Dopo alcuni mesi di fitti scambi epistolari giungemmo alla soluzione finale e finalmente i lavori poterono partire, svolgersi e concludersi l’anno seguente.

Oggi l’orologio campeggia sul fianco della villetta dei committenti della nostra brava pittrice, scandendo per loro le ore di luce fino al tramonto, giorno dopo giorno, come essi desideravano.

M·E·M·E·N·T·O A·U·D·E·R·E S·E·M·P·E·R