Appena completato l’orologio francese per la facciata est della casa, quello principale, il proprietario volle decidere per il secondo orologio, che avrebbe completato il dittico gnomonico.

A differenza di quanto pensato in un primo momento, cioè di realizzare il quadrante secondario sulla facciata principale della casa, quella sud, il committente, ragionando con noi, scelse alla fine la facciata rivolta a ponente, esposizione che quindi suggerì per l’orologio il sistema ad ore italiche, potendo contare, tra l’altro, su un po’ di spazio in più.

La scelta del sistema italico è stata naturalmente suggerita sia dal fatto che l’esposizione del quadrante è direttamente rivolta a celebrare ogni giorno l’evento del tramonto, momento conclusivo della giornata, rispetto al quale si contano le ore, sia dal fatto che trovandoci in piena campagna, tra vigne e ulivi, si volesse valorizzare il lavoro dei campi, scandendo le ore preziose di luce fino al meritato riposo.

• 

• 

Le funzioni cronometriche implementate nel quadrante sarebbero state perciò…

• … quella di orologio ad ore italiche (numerate però a ritroso, cioè mancanti al tramonto imminente, e non classiche, cioè trascorse da quello del giorno prima) con scansione di mezz’ora…
• e di calendario stagionale.

Il motto scelto dai proprietari, in questo caso, sarebbe stato il celebre verso di Quasimodo “Ed è subito sera”, con evidente richiamo al ciclo sia diurno sia dell’esistenza umana ed al loro concludersi ineluttabile.

Il materiale, come deciso all’inizio di entrambi gli interventi, come detto, sarebbe stato la maiolica, con lo gnomone in ottone. Il fissaggio delle piastrelle al termocappotto non sarebbe stato affatto impegnativo, usando la colla adatta, come già sperimentato sul pannello opposto.

Eseguito perciò il rilievo della declinazione e dell’inclinazione della parete per calcolare lo schema cronometrico, avviammo i calcoli ed il progetto grafico del quadrante, che in questo caso sarebbe stato abbellito da grappoli d’uva.

Impostato il disegno del quadrante sullo schema cronometrico scaturito dai calcoli, ne sottoponemmo come al solito il bozzetto ai committenti, che lo approvarono senza indugio, dandoci così modo di passare subito i disegni esecutivi al ceramista e al fabbro, per realizzare i manufatti di loro rispettiva competenza: il quadrante in piastrelle di maiolica e lo gnomone in ottone.

• 

• 

• 

• 

Alla fine dell’anno, prima di Natale, il materiale era già pronto per l’installazione, sebbene si sia poi dovuto attendere l’anno nuovo e la fine delle festività per completare il lavoro. Una mattina di gennaio, perciò, il nostro bravo piastrellista montò senza difficoltà il pannello in ceramica e lo gnomone d’ottone sulla parete, dando perciò vita ad un altro orologio-calendario solare.

• 

• 

Così si concludeva la nostra avventura gnomonica a Offida, col completamento di questo dittico gnomonico.

E·D È S·U·B·I·T·O S·E·R·A