Un avvocato di Senigallia ci contattò all’inizio del 2008 dopo aver visto gli orologi di San Cristoforo che avevamo ripristinato una decina d’anni prima.

Poiché stava ristrutturando casa sua, un elegante villino del 1930 a un passo dal lungomare della città, aveva pensato di decorare la parete di sud-ovest, che affaccia sul terrazzo restrostante, con una “replica” della meridiana di San Cristoforo, da realizzare però in pietra.

Un po’ sorpresi da questa particolare richiesta, ci sentimmo comunque stimolati dalla “sfida” ed accettammo la proposta, mettendoci subito al lavoro.

Assecondando le sue precise richieste in fatto di stile e materiali ed adattando il quadrante alla diversa collocazione e con qualche ovvia differenza rispetto al modello da lui scelto, calcolammo i nuovi schemi orarii (un orologio italico ed uno francese) e gli sottoponemmo un bozzetto dell’opera. Dopo alcune variazioni e raggiunta la soluzione definitiva (nel 2009, essendo nel frattempo trascorso un anno), mandammo i disegni esecutivi al marmista del committente, che operava in Toscana, mentre noi, col nostro fabbro, preparavamo gli gnomoni in ottone.

I lavori del quadrante slittarono più volte e si protrassero fino al 2012 (a causa di impegni del marmista), quando finalmente il materiale raggiunse il cantiere e si poté installare il manufatto.

Qui di seguito mostriamo le fasi salienti dell’operazione, che ha visto nascere un’opera così particolare.

M·A·G·I·S A·M·I·C·A V·E·R·I·T·A·S